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Quando gli chiedono se è uno scrittore rivoluzionario Gianluca Celestino Cadeddu risponde: "Forse sì, però sono convinto di essere semplicemente come tantissime persone vorrebbero e dovrebbero essere". Per lo scrittore anarchico costruttivo è normale amare e proteggere i suoi simili perché molti di loro sono deboli e non riescono a difendersi da soli. Per difenderli lo scrittore vero cittadino del mondo si serve delle sue indomite indagini viandanti e della sua innata temerarietà divulgativa. Con la coraggiosa trasparenza delle sue opere letterarie il viaggiatore scrivente fa le sue battaglie culturali e comunicative. Non ha bisogno di armi. Viviamo un'era in cui molti imbecilli non si pongono domande. Chi governa il mondo è certo di avere una vita facile imponendo e pianificando l'imbecillità fondata sull'informazione distorta, sulle verità occultate ad oltranza e sulla conoscenza calmierata e non libera. Gianluca Celestino Cadeddu non è un imbecille. È un umile, libero e onesto divulgatore di conoscenza. Se questo significa essere rivoluzionario allora lui è il re dei rivoluzionari.